Cronologia degli eventi

SPAZIO APERTO ARTISTI: Benzi

Benzi. Dal 22 Ottobre al 6 Novembre 2005 in esposizione presso la Sala Lodovico Conti E’ possibile scaricare la locandina dell’evento a questo indirizzo: https://www.ccmanzoni.it/utility/Locandina_mostra_Benzi.pdf

A te convien tenere altro viaggio

Incontro sull'inferno della Divina Commedia di Dante, con Alberto Brasioli.

PISA 2003: STUDENTI ITALIANI IN DIFFICOLTA’

E’ stato reso noto ai primi di dicembre 2004 un sintetico rapporto sui risultati di PISA 2003, la più completa ed accreditata indagine internazionale sulle conoscenze degli studenti al termine degli studi obbligatori. PISA è l’acronimo di Programme for International Students Assessment, cioè Programma per una valutazione internazionale degli studenti, un progetto avviato nel 1997 dalla Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo in Europa. Il programma prevede una rilevazione ogni tre anni, attraverso la somministrazione di una serie strutturata di quesiti, su tre aree di competenza: quella della lettura, quella matematica e quella scientifica. All’indagine hanno partecipato 29 paesi OCSE più 12 esterni; i risultati degli studenti italiani sono stati piuttosto deludenti: Materia Class. OCSE (su 29 stati) Class. Generale (su 41 stati) Lettura pos. 26 pos. 30 Matematica pos. 25 pos. 29 Scienze pos. 21 pos. 26 Problem solving pos. 26 pos. 31 In particolare, PISA 2003 era centrata sulla competenza di matematica, articolata in varie aree per un totale di 85 quesiti. Il campione italiano era costituito da circa 11.000 studenti, appartenenti a 407 scuole. Al di là del risultato medio complessivo nazionale (466 punti, significativamente inferiore alla media generale di 500). è rilevante che solo l’1,5% degli studenti italiani si sia classificato al livello 6 (il più alto) contro il 4% della media OCSE e il 6,5% dei paesi meglio posizionati. All’estremo opposto il 18,7% dei nostri giovani si è collocato al livello 1 ed un ulteriore 13,2% al di sotto di tale livello, contro il 13,2% e 8,2% della media OCSE e rispettivamente il 5,3% e l’1,5% dei paesi meglio collocati. Non diversi nel complesso sono stati i risultati nelle altre aree di competenza. In lettura il punteggio medio è stato di 476, a fronte di 487 nel 2000. In scienze il dato meno deludente:

Incontri Genitori 2005

STUDIARE E FARE I COMPITI IN FAMIGLIA: SCONTRO O RISORSA Relatore: Professor Rosario Mazzeo Il testo dell’incontro è disponibile a questo indirizzo: https://www.ccmanzoni.it/utility/incontri_genitori_2005.pdf

L’affettività nella vita dei nostri figli

Martedì 1 Febbraio 2005, alle ore 21 in sala Conti a Bresso si è tenuto un incontro organizzato da Famiglie per l’Accoglienza aperto a tutti dal titolo ”L’affettività nella vita dei nostri figli”. Ha condotto la dottoressa Anna Marazza.

Oriente e Occidente: Cristo unico fondamento della Chiesa

Lunedì 31 gennaio 2005, in occasione della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani presso la Parrocchia dei SS.Nazaro e Celso di Bresso si è svolto un incontro con Padre Scalfi ed il coro di Russia Cristiana, dal titolo “Cristo unico fondamento della Chiesa”.   Per essere aggiornati sulla Biblioteca dello Spirito di Mosca e sulle iniziative di Russia Cristiana visitare il sito www.russiacristiana.org

Padre Massimo Cenci

Incontro testimonianza con padre Massimo Cenci Dice don Giussani “Il compimento del destino è la misericordia”. E’ un tema che torna a galla spesso in questi giorni, dopo il maremoto nel sud-est asiatico, perché è come se quello che è accaduto fosse contro ogni logica di misericordia. Invece non è così, se la vita è, e la si vive, come la chiamata ad una risposta grande quanto il cuore chiede. Se non è così, ciò che è successo è veramente inspiegabile. Invece così, tutto il limite umano e il limite che la creazione porta addosso per il peccato originale che liberamente ci siamo scelti noi, ha anche un senso, perché la morte non è contro la vita. Non è possibile quotidianamente fare esperienza di una pienezza più grande, se non passando attraverso la morte di qualcosa di più piccolo. Questo è nella natura delle cose, nella nostra stessa natura. La missione non è altro che la rivelazione di questo grande mistero, non è altro che offrire al mondo la certezza che la misericordia è più grande di tutto e che compie veramente il cammino dell’uomo. Se non fosse per questo, io sarei già scappato da Roma, perché lavoro drammaticamente dentro l’istituzione, forse in una delle più pesanti istituzioni, che è la Curia romana, che è stata concepita come strumento di servizio alla Chiesa universale, in tutti i suoi aspetti. L’aspetto che mi compete personalmente è proprio la cura di tutte le missioni della Chiesa, cioè un 40% della Chiesa. Se non fosse per la certezza che ciò di cui ho bisogno, guardando profondamente la mia umanità e il mio io così com’è, è di Qualcuno che mi salvi, non solo non sarei partito in missione in Brasile, ma non starei neppure lì. Questo è veramente il bisogno del mondo, il

Que viva Cuba Libre?

Avendo recentemente festeggiato il 45° anniversario della Rivoluzione Fidel Castro è quasi sicuramente tra i più longevi Capi di Stato del nostro periodo storico. Pur essendo ormai una “reliquia” fuori dal tempo di una antica e – dopo la scelta cinese di una economia “libera e selvaggia”- ormai surreale contrapposizione tra modello socialista ed economia di mercato, Fidel può vantare ancora e nonostante tutto su un certo numero di “aficionados” italiani. Sia chiaro che non mi riferisco ai soli militanti “duri e puri” di Rifondazione Comunista o ai nostalgici del correntone DS, ma anche a vasti settori dell’informazione e dell’opinione pubblica compreso tanti cattolici. Cuba nell’immaginario di molti è ancora un paradiso caraibico con un mare stupendo, spiagge incantevoli, belle ragazze e dove la rivoluzione socialista ha azzerato la povertà, l’ignoranza e le malattie. Qual è invece la realtà? Un economia ormai allo stremo a cui neanche il turismo, sessuale e non, riesce a dare una boccata d’ossigeno, 350 mila disoccupati, 120 mila carcerati (80% neri) condannati nella maggior parte dei casi per reati che ormai esistono solo a Cuba ed in Corea del Nord (proprietà privata e libero commercio). Libertà politica e d’opinione? Completamente negata. Lucidamente il dittatore Castro utilizza la guerra in Iraq per assestare pesanti colpi all’opposizione che giorno per giorno aumenta e si organizza. Poco dopo lo scoppio della guerra, infatti, il regime arresta 75 “dissidenti antirivoluzionari” e li condanna complessivamente a 1450 anni di prigione; sempre utilizzando la copertura che la guerra gli fornisce condanna, poi, a morte 3 giovani che avevano tentato di sequestrare un traghetto per fuggire negli Stati Uniti. L’inserimento di Cuba nella lista nera statunitense dei possibili produttori di armi biologiche di massa consentiva prima a Castro di sventolare questo come prova di una volontà americana di attaccare militarmente Cuba entro

Italiani Invisibili

Il prossimo 29 novembre si terrà l’ormai tradizionale Colletta Nazionale organizzata dal Banco Alimentare. Un’occasione per un gesto di reale e concreta solidarietà, un momento di condivisione dei bisogni che riguardano, purtroppo, ancora tante persone, per condividere così il senso della vita. Per approfondire e capire meglio le dimensioni del fenomeno povertà in Italia vi proponiamo questa nota. Strano paese l’Italia: un paese ricco con 7.140.000 poveri. I poveri sono un “problema” silenzioso di povertà non si parla, la povertà è negata, dimenticata; i poveri sono “cittadini invisibili”.  Il 17 ottobre è stata la “Giornata Mondiale” dedicata alla povertà. Non sono, solitamente, a favore delle “Giornata Mondiali” sorta di celebrazioni una tantum che non hanno poi ricadute reali nella risoluzione del problema, ma sulla giornata del 17 ottobre il giudizio è meno netto proprio perché è necessario riuscire ad arrivare sulle pagine dei giornali per ricordare a tutti l’esistenza di questa umanità dimenticata, negata. Un esempio di quanto affermato è lo spazio dato alla pubblicazione del Rapporto 2002 dell’ISTAT. Quando, infatti, l’ISTAT, il 22 luglio 2003, ha reso noti i risultati del “Rapporto sulla povertà in Italia 2002” questi sono stati generalmente ignorati non solo dai mass media, ma anche e soprattutto dalla classe politica italiana. Il silenzio coinvolge sostanzialmente sia la destra sia la sinistra, ma quello che sicuramente appare assordante è il silenzio che regna nello schieramento di sinistra; forse anche perché con il Governo Berlusconi, nonostante le note difficoltà economiche mondiali, il numero dei poveri è diminuito passando da 7.828.000 a 7.140.000. La sinistra sin dalla sua nascita ha, infatti, rivolto la sua attenzione e le sue rivendicazioni per il miglioramento delle condizioni di vita delle classi lavoratrici, particolarmente verso quelle fasce più a rischio di povertà ed emarginazione, fenomeni che lo sviluppo industriale sembrava richiedere come

La Cina stupisce il mondo.

La Cina stupisce il mondo. Ovvero: esecuzioni legali di massa Fenomeno Cina. Un paese fenomeno che turba il sonno di economisti, imprenditori e politici. Un paese che stupisce non solo per i successi industriali, di crescita economica e del PIL, ma anche perché detiene il ben più triste, macabro e quasi sconosciuto, primato delle esecuzioni capitali. Nel corso del 2003 sono state eseguite, legalmente, in tutto il mondo 1146 condanne a morte di queste ben 726 sono state eseguite in Cina. L’orrore non finisce però qui: La stima di un giurista cinese parla di almeno 10.000 condanne a morte eseguite. Pensate che con questo si sia toccato il fondo del sopruso, della violenza, dell’orrore? No, gli imputati possono essere processati senza conoscere l’accusa o vedere un avvocato fino al momento in cui entrano in tribunale e molto spesso le confessioni vengono estorte con la tortura. Le stesse esecuzioni diventano più numerose nel corso delle festività nazionali e sono utilizzate per annunciare l’apertura di nuove campagne contro la criminalità; in questi casi diventano pubbliche ed acquistano particolare valenza nel tentativo di utilizzare l’arma della paura per fermare i reati. L’esecuzione diventa uno “spettacolo” a cui assistono, obbligatoriamente, migliaia di persone tra cui intere scolaresche. I reati punibili con la pena di morte sono una lista lunga, varia e che tiene conto anche dei “moderni” dettami sanitari e ambientalisti si va, infatti, dall’omicidio, alla rapina, al furto, allo sfruttamento della prostituzione, alla pubblicazione di materiale pornografico, al teppismo, al disturbo dell’ordine pubblico, al sabotaggio controrivoluzionario, al traffico di droga, alla corruzione, alla concussione, all’usura, all’evasione fiscale fino ad arrivare alle nuove aggiunte del contrabbando, della falsificazione di banconote, della diffusione deliberata della SARS e della produzione di materie prime tossiche. La discesa nell’orrore non ha fine, secondo Amnesty International vi è anche